NELLY FAVRO COMINO

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Sono torinese ma vivo a Cuneo, sono sposata, ho tre figli e una splendida nipote.
Le mie nonne provenivano da due valli piemontesi in cui tradizionalmente si faceva il merletto:
- la Valle Susa, dove quest'arte è ormai scomparsa
- la Valsesia dove si smerletta ancora oggi, grazie a un pizzo ad ago chiamato "Puncetto", arrivato da molto lontano grazie ai Saraceni.
Le mie ave non erano merlettaie, ma ricamatrici, e mi hanno trasmesso l'amore per gli antichi lavori manuali detti "arti femminili".
Dopo aver imparato tecniche di ago, uncinetto, ferri, forcella, macramè, cavandoli, nodi, intrecci, ricami ecc. nel 1990 ho incontrato il tombolo ed è stato subito amore.
Data la vicinanza del Piemonte con la Francia, la Svizzera e il Belgio, la mia formazione è stata più straniera che italiana. Ho conosciuto il grande mondo del merletto sia con studi da autodidatta sia con la frequenza a corsi e stage. Oltre alle varie tecniche, ho approfondito anche la storia dei merletti italiani e stranieri appassionandomi al loro divulgarsi nei secoli e alle loro trasformazioni nei diversi contesti e culture.
Negli anni ho realizzato uno studio sul "Merletto delle Alpi": la sua provenienza, il suo arrivo nelle valli Piemontesi e il suo sviluppo (un esemplare di un mio studio tecnico è esposto nel Museo Nazionale Francese di Tende), ho elaborato un mio personale metodo di insegnamento, ho perfezionato il mio procedimento di messa su carta di merletti antichi e sono stata la prima merlettaia italiana a usare e a insegnare, in Italia, il codice colore. Sono più di 100 i campioni da me studiati, messi su carta del Merletto delle Alpi, un patrimonio che va perdendosi. Questo merletto veniva realizzato senza disegno perché trasmesso oralmente da madre in figlia.
Sono stata invitata e ho tenuto conferenze in Italia e all'estero; i miei merletti sono stati esposti in Italia a: Sansepolcro, Cantù, Gorizia, Trento, Torino, Genova, l'Aquila, Salerno, Cesena, Cassino, Bardonecchia, Alessandria ecc., all'estero a: Parigi, Bailleul, Ecully. Sospel, Mentone, Pau, Levens, Nizza, Montecarlo, Monaco, Tolosa, Delemont, Barcellona, Atene, Praga, Nottingham ecc. I miei articoli sono apparsi sulle principali riviste di ricamo e merletto come: Bulletin de l'O.I.D.F.A, La Dentelle, Dentelle en France, Rakam, Ricami e merletti, ecc.
Sono membro dell'O.I.D.F.A dal 1994 e ho contribuito a promuovere e far conoscere l'Associazione presso la mia rete di conoscenze in Italia. Faccio parte del gruppo internazionale "Dentelle sans carton" dell'O.I.D.F.A.
Ho vinto cinque medaglie d'argento alle Biennali di Sansepolcro nel 1994, nel 1998, nel 2000 una per il concorso "Avanguardia e sperimentazione" ed una per il tema:"Il Giubileo", l'ultima nel 2004.
Il Museo Didattico della seta di Como nel 2003 mi ha chiamata come docente al corso di Merletto Binche.
Nel 2005, a Cassino, sono stata Presidente di Giuria del concorso Nazionale: "Una croce in terra Sancti".
Nel 2009 con un'amica francese ho realizzato uno studio sul Merletto Cluny, su incarico del Comune di Cantù, per una mostra nell'ambito della Biennale Canturina.
Nel 2010 il Museo didattico della Seta di Como mi ha chiamata a far parte della Giuria per i concorsi internazionali indetti dal Museo.
Nel 2011 sono stata scelta con altri 19 artisti (fuori concorso con tecniche non previste nel bando) nella manifestazione Milanese "4 the people" con la motivazione: "per il valore dell'opera" .
Collaboro con gruppi ed associazioni di merlettaie straniere.
Dal 1994 come volontaria per i Beni Culturali Ecclesiasti della CEI nella Diocesi di Cuneo, ho collaborato al censimento ed alla catalogazione dei paramenti sacri e degli arredi tessili ed ho partecipato alla realizzazione di varie mostre. Sempre come volontaria CEI presto attivo servizio all'organizzazione della Biblioteca Diocesana di Cuneo.
Su richiesta del Comune di Bardonecchia negli anni 90 ho riportato il merletto in Val Susa con il gruppo La Meridiana.
Collaboro come direttore tecnico a due gruppi a Torino: Aracne group e Mercerie Club e sono docente all'Università della Terza età di Sant'Ambrogio (To).
Dalla mia storia si comprende che io sono più una "tecnica di merletto" che una merlettaia e sono orgogliosa di aver percorso questo lungo cammino sotto la guida di esperte insegnanti e di storiche di merletto straniere.

Negli anni ha riportato su cartone numerosi merletti antichi e ho avuto modo di studiare e perfezionarmi in varie tecniche straniere: Valencienne, Binche, Brugge, Duchesse, Windof, Fiandre, Buck's Point, Tonder, Bayeux, Cluny, Blonde, Bedfordshire, Maline, merletto Boemo, Russo ecc. e italiane: Cantù, Sansepolcro, Rosa del Salento, Rosaline Fiammingo e italiano, Rococò, punto Venezia ecc.

Attualmente la mia attenzione è rivolta al "merletto moderno" dopo il merletto tridimensionale al momento sto elaborando un personalissimo merletto in "bassorilievo" e un altro studio su tecniche miste trasformate e comparate ai fuselli in perfetta osmosi con essi.
Ritengo che occorra studiare per non dimenticare l'eredità che ci hanno lasciato, ma tutte noi amanti e studiose del merletto abbiamo il dovere di lasciare una testimonianza del nostro modo di intendere quest'arte nel contesto odierno, alle future generazioni.